Almost non-existent professional ethics, capture of the media by politics and financial unsustainability are just some of the main issues that make the Albanian media landscape particularly alarming. An interview
Through transnational political activism, social actors contribute to deepening democratic processes on a European level, also in the environmental sector. An interview with Aron Buzogány, professor for political science at the University of Natural Resources and Life Sciences in Vienna
Civic movements that go beyond national borders, populism, and the construction of the common European home. We talked about it with sociologist Paul Blokker, starting from what is happening with the "Conference on the Future of Europe"
La settimana scorsa sono arrivate le prime 39 raccomandazioni dei cosiddetti “Forum deliberativi dei cittadini europei”, un formato nato in seno alla Conferenza sul futuro dell’Europa. Ora è cruciale capire come le istituzioni sapranno cogliere le indicazioni dei cittadini
Uno sguardo limpido sul presente e su un futuro della Bosnia Erzegovina che rischia di essere tragico. Ma Valery Perry, ricercatrice che vive dalla fine degli anni ’90 a Sarajevo, non perde la fiducia nella forza della cittadinanza e nelle potenzialità dell’Ue. Un’intervista
L'Unione europea si sta dotando di nuovi meccanismi, sanzioni e rapporti per tutelare lo stato di diritto all'interno dei suoi confini. Questi nuovi strumenti possono rivelarsi efficaci – purché ci sia la volontà politica di renderli davvero tali
Non convince ancora il candidato ungherese alla poltrona di commissario all’Allargamento. Olivér Várhelyi dovrà rispondere a domande scritte entro lunedì prossimo per poter superare l’esame della commissione esteri del PE
Trent’anni dopo lo storico momento di cesura rappresentato dal 1989, in un convegno a Bertinoro si è ragionato di Balcani, allargamento e futuro europeo. Le conclusioni proposte dalla direttrice di OBCT
"Reforming the EU, and only then opening up to the Balkans". The reasoning of French president Macron – now strong in Europe – appears sensible, but leads off-road. The EU must change and think of itself as 33 countries, without leaving the Western Balkans behind
E’ la mancanza di solidarietà che viola regole e principi europei non la sua dimostrazione concreta e quanto mai necessaria. Lo scempio dell’eredità dell’esperienza degli anni ‘90, la necessità di agire come società civile europea
Per rilanciare il processo di integrazione europea, l'Ue deve porsi come alleata delle forze democratiche nei Balcani occidentali. Un commento in vista del summit di Trieste del 12 luglio
A review of some conflictual issues dividing Member States dealing with the refugee crisis. Interview with Irene Wieczorek, researcher at the Institute for European Studies
Tanti muri e filo spinato in quest'Europa a più di 25 anni dal crollo del Muro di Berlino. Ma non saranno le barriere a salvare gli europei, ma la capacità di dare risposte comuni e immediate alla crisi dei profughi. Un dossier co-prodotto da Osservatorio Balcani e Caucaso e la rivista Il Mulino
On January 28th, at the premises of the European Parliament in Brussels, OBC hosted a discussion on media freedom in Europe. The welcoming speech of our director, Luisa Chiodi, summarizing the achievements of the project “Safety Net for European Journalists”
The European Parliament is running the hearings of the members of the new Juncker Commission. Johannes Hahn will be responsible for enlargement and neighbourhood policies. An analysis
Se la Macroregione Adriatico-ionica vuole essere una strategia per il rilancio di una regione ai margini il dialogo tra apparati politico-amministrativi non può bastare. Serve un ampio dibattito pubblico per dare stimolo all'azione politica su questioni urgenti e di comune interesse. Un approfondimento
Europe on the web, in cinemas, on the radio, in schools, universities and public events. For a whole year it is going to take the lead on Osservatorio Balcani e Caucaso. To respond to the crisis, with new force and ideality. An editorial
Can parallels be drawn between the extraordinary events involving many Arab countries and what happened in Eastern Europe in 1989? The question is open for debate, but is certainly a chance for (re)thinking the common Mediterranean space. A comment